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          Chi é : 
          
          Nazim Hikmet 
          nasce nel 
          
          
          
          
          1902 anagraficamente 
          
           a 
          Salonicco (Attualmente Grecia)  
          ma realmente  nasce nel 1901 - 
          Figlio di una Pittrice e di un Funzionario . Lavorò come insegnante 
          a
          Bolu. Studiò poi la sociologia nell'università di
          Mosca
          divenendo membro del partito comunista turco negli
          anni venti. Tale associazione lo portarono ad attività antinaziste
          e antifranchiste che lo 
          condannarono a una pena in prigione e all'esilio in Europa lontano 
          dalla Seconda Moglie e dal Figlio che non potevano seguirlo. L'Esilio 
          all'estero le fece perdere la cittadinanza Turca divenendo 
          successivamente polacco. Morì il
          3 giugno
          1963 a causa di una crisi cardiaca  mentre si trovava in 
          esilio a
          Mosca (Russia). 
            
          A Hikmet, piaceva combattere, le 
          piaceva farlo in tutti i modi; come membro comunista e antinazista, 
          con gesti che apparivano a volte arroganti ed egoisti - con le parole, 
          quanti ne ha usati di parole, forse più scritte che dette. Come un 
          testamento di un leader libero e  sicuro di se stesso .  
          Hikmet, diventa poeta da piccolo, 
          quando in una lettera a Joyce Lussu , spiega che nonostante non 
          capisse le metriche poetiche di suo nonno poeta era fiero di esserne 
          il nipote. 
          Forse così che inizia la strada del 
          suo Poetare, per eredità, per narcisismo, per estrosità verso  
          nuove esperienze che grazie all'esilio lo fanno diventare più ricco e 
          più originale. Apertosi a culture nuove, razze nuove, incline ad una 
          disciplina rigidissima che ne hanno levigato la propria essenza di 
          essere.  Sdegnoso di servire -  combattente di ideologie e 
          pensieri - eroe valoroso che ha rischiato più volte l'impiccagione.
           
          Ha respirato per anni la solitudine, 
          soffrendo d'amore - curandosi d'amore, ha percepito il dolore fisico e 
          mentale, esprimendo senza indugi il suo modello di pensiero, di 
          ideologia, di poesia. Donando vivacità - estrosità -  bellezza e 
          carisma.  
          Un professore che dopo aver studiato 
          sociologia l'ha vissuta, la sua società,  in tutte le forme più 
          variopinte che si presentavano dinanzi al suo cospetto intellettivo. 
          Odiando la guerra e la religione. 
          Uno dei Poeti maggiormente 
          disprezzato dagli editori del suo paese, ma comunque pubblicato e 
          ancora oggi letto. Questo identifica ciò che 
          noi comunemente definiamo Politica Editoriale, ma 
          volgarmente , e ci piace di più , Mafia Editoriale Commercializzata. 
          Poi nel 1922, la grande 
          illuminazione, che gli permette di comprendere il suo talento - 
          rendelo uno dei maggiori rappresentanti,  nella Storia della 
          Poesia,   a noi oltre l'Incipit poetico sopra citato , piace 
          ricordarlo con queste parole che ne esprimono tutto il Senso Poetico 
          di Hikmet. 
          
          << Sentii un Amore - un ammirazione cento volte più forte 
          cento volte più 
          terribile di una carestia - cento volte più terribile delle cimici 
          cento volte 
          contro una lotta - cento volte più potente di una guerra 
          cento volte 
          contro il mondo 
          ma vidi in me 
          una immensa speranza - una immensa gioia 
          vivere e creare 
          - 
          Ho scoperto una 
          nuova umanità 
          Cominciai a 
          scrivere 
          ed allora non 
          ho abbandonato la poesia. >>  
          Noha Poeta 
          Infranto  - Tributo of  Hikmet 
          Nazim  |